GENITORI, NON BANCOMAT
12.05.2022
Questa è una frase che pensano tanti genitori, sia separati che non, ma, in realtà, la situazione per i genitori separati è molto più dura. Se da una parte i Tribunali fanno il possibile per tutelare gli interessi dei minori, dall'altro creano in realtà grandi squilibri e limitazioni.
Ad esempio, se, all'interno del matrimonio, posso dire a mio figlio che, se non studia, non gli pagherò l'università, da separato non lo potrò fare e dovrò contribuire per anni ad una retta universitaria prima di riuscire a dimostrare che è un lavativo.
Testi scolastici e cancelleria sono spese da condividere senza il preventivo accordo, ma chi decide se optare per dei testi di seconda mano e di un grande magazzino, piuttosto che testi nuovi, acquistati, insieme alla cancelleria, nella cartoleria più cara della città?
Perché nei mesi estivi, quando le sentenze decretano un tempo di permanenza al 50% con entrambi i genitori, non stabiliscono anche una diminuzione del 50% degli alimenti da versare, in modo che sia più facile per entrambi i genitori portare i figli in vacanza e concedersi con loro qualche svago in più? Quello che più mi preoccupa non è che i Tribunali tolgano soldi ad un genitore, ma che, insieme ad essi, un genitore venga svantaggiato, limitato il suo potere educativo e di libera gestione delle sue finanze, senza contare che tutto ciò ha spesso l'effetto di allontanare il figlio (soprattutto adolescente) dal genitore che può permettergli una vita meno agiata, rispetto all'altro genitore.
Si parla tanto di diritti e doveri dei genitori separati, ma dovrebbero essere acquisiti e tutelati con un processo di accompagnamento e mediazione, come avviene nella pratica collaborativa, più che imposti.